Breve Storia Del Country

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Added by MiAmigo
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Parallelamente al blues, il country fu una musica di origine popolare che si sviluppò in America tra l’ 800 e il ‘900 e che rispecchiò l’espressione sonora degli immigrati di origine europea. il primissimo repertorio della musica rurale americana del popolo bianco, aveva origini irlandesi, inglesi, scozzesi, francesi ed in parte italiane.

Il genere country venne anche inizialmente definito “hillbilly music” dal nome con cui venivano identificati i contadini bianchi del sud. La vera e prima affermazione della musica country si ebbe intorno agli anni ’20 (Vernon Dalhart fu il primo cantante country ad avere successo nel 1924) quando esordirono i primi professionisti del genere come Jimmie Rodgers (considerato il padre del country) e la Carter family, formazione che successivamente aprì la strada alle cantanti di sesso femminile, tra le quali Loretta Lynn, Dolly Parton e June Carter Cash, (figlia di Maybelle della Carter Family e moglie di Johnny Cash).

Jimmy Rodgers contribuì in maniera decisiva allo sviluppo della musica country, ed in particolare del country folk, costruendo le sue ballate tradizionali sulle influenze musicali del Sud, cantando brani in cui la gente comune poteva rispecchiarsi.


Negli anni ’30 e ’40, un grosso contributo alla crescita ed al successo del country, lo diede il cinema con i film western, che diedero la possibilità al pubblico di familiarizzare con questa musica.

Lo strumento che determinò la più grande diffusione del country fu la radio, che in quegli anni trasmetteva programmi dal vivo da Nashville, allargando le frontiere di questo genere.

A partire dagli anni Trenta, quella che via via andava definendosi come la prima American Folk Music, iniziava ad essere influenzata da altri ‘sound’ e così nacquero le prime contaminazioni con altre musiche popolari:

la Western Music: fu il genere che ebbe più successo. Nacque e si sviluppò grazie all’avvento dell’american cowboy e del sempre più fiorente mercato cinematografico

il Western Swing: fu un puro genere di intrattenimento che si suonava nelle sale da ballo e che prevedeva un forte uso di fiddle e chitarre; inizialmente veniva chiamato con il termine ‘dance music

il Bluegrass: un genere che inglobava un mix di blues, gospel e musica celtica,

il Cajun: genere che traeva spunto dal folk franco canadese ed era suonato principalmente con la fisarmonica

L’Honky Tonk Music: un genere country blues che prendeva il nome da un bar dove vendevano alcolici e dove si ballava accompagnati da musica da pianoforte o da piccole band.

Il Country Yodel: genere nato dal connubio tra il country folk con la musica popolare tedesca.

Negli anni quaranta il country era oramai definitivamente penetrato nel tessuto musicale popolare americano e i protagonisti assoluti di questa evoluzione furono senza dubbio Bill Monroe e soprattutto Hank Williams, che, nonostante la sua breve carriera (aveva solo 29 anni quando morì), riuscì a diventare uno dei più grandi musicisti del genere. Le sue canzoni sono state praticamente ricantate da ogni artista della country music, sia uomo che donna, diventando dei classici senza tempo del genere.

Hank Williams e Bill Monroe furono tra i primi artisti a personalizzare lo stile del country dando origine al “bluegrass” una forma di musica virtuosa che fece da ponte alla successiva unione tra il country classico ed il rock, genere che troverà in Kenny Rogers, John Denver e Johnny Cash i più popolari interpreti.

Da qui alla nascita del rockabilly il passo fu breve e questa contaminazione influenzò tutto il mondo della popular music negli anni a venire, a cominciare da tutti quegli artisti del Nashville Sound.

Verso la metà degli anni 50 nacque in California il “Bakersfield Sound” un miscuglio selvaggio di country old style, swing, gospel e rock, che rappresentava il vero e proprio antagonismo al Nashville sound. il “Bakersfield Sound” divenne uno spettacolo di grande richiamo nelle sale da ballo e nei locali honky-tonk.

Durante gli anni ’60 e ’70 la country music divenne un’ industria discografica con sede a Nashville (nel Tennessee) capace di fruttare milioni di dollari. Il Nashville sound portò la country music verso un pubblico diverso e molto più ampio grazie alle nuove sonorità, tendenti sempre di più verso la musica pop e ad una cura molto più dettagliata delle parti vocali e della strumentazione
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